Hai cambiato spesso lavoro e hai spaziato in diversi settori?
Secondo te, aver avuto tutte queste esperienze diverse ti ha reso più versatile o più inutile agli occhi di un selezionatore?
Come inserisci queste esperienze nel curriculum, è meglio scriverle tutte o solo quelle più attinenti al lavoro che stai cercando?
Leggi l’articolo e scoprirai come poter valorizzare al meglio le tue esperienze.
È UTILE inserirle nel curriculum:
Se le esperienze sono in settori “integrabili” alla posizione per cui ti candidi o se riguardano competenze che puoi riutilizzare in un altro lavoro. Può essere valutato positivamente da un selezionatore, basta evidenziare quali delle competenze che hai appreso potrai utilizzare per il nuovo lavoro. Inoltre, considera che qualsiasi competenza acquisita, potrebbe aprirti delle porte che prima non avevi preso in considerazione.
Ad esempio se stai cercando lavoro come addetto alle relazioni con il pubblico, ma non riuscendo a trovare lavoro subito nel tuo settore, hai fatto il cameriere per un anno, puoi inserirlo nel curriculum evidenziando che durante quell’anno hai imparato a relazionarti con persone diverse e a gestire i conflitti (clienti arrabbiati).
Anche aver fatto esperienza in più ambiti, magari all’interno dello stesso settore, può aiutare ad avere un a visione più ampia e ad avere idee originali.
Ad esempio se stai cercando lavoro come assistente di direzione e hai lavorato anche nel marketing o nella comunicazione, avrai maturato delle competenze che ti daranno una marcia in più perché sei più versatile di altri tuoi colleghi che hanno solo competenze amministrative.
Se sono esperienze in altri campi ma che sono durate diversi mesi, toglierle vorrebbe dire lasciare dei buchi temporali e, chi legge il curriculum potrebbe pensare che in quei mesi non hai lavorato. In questo caso è meglio lasciarle, specificando che erano lavori a termine, nella lettera di presentazione potrai spiegare il motivo per cui hai accettato un lavoro non in linea con il tuo profilo.
C’è chi pensa che sia comunque meglio toglierle perché un datore di lavoro non interessa quello che hai fatto in altri campi ma solo le esperienze nel suo settore. Ma siamo sicuri che sia così? Certo può essere visto come la mancanza di un obiettivo, non sai cosa fare e quindi accetti qualsiasi cosa ma, è meglio dimostrare che comunque ci si è dati da fare o, lasciare che pensi che per un tot di mesi non hai fatto niente? Secondo la mia esperienza è preferibile inserire anche questi lavori motivando però le nostre scelte nel curriculum o nella lettera di presentazione.
E’ INUTILE
Se sono lavori che sono durati poco, 1 o 2 mesi
Ad esempio 1 mese passato a vendemmiare o in gelateria
Adesso però vorrei chiederti una cosa: come mai nel tuo curriculum ci sono esperienze in diversi settori ?
Aver lavorato in diversi campi per alcuni anni può essere giustificato in questi anni di crisi economica, ma gli anni non devono essere troppi!
Non sei riuscito a trovare il tuo lavoro ideale e per necessità ti sei dovuto adattare a lavori in altri campi o non sai quello che vuoi?
Se rientri nel secondo caso è meglio che ti fermi un momento per capire cosa vuoi ottenere, senza un obiettivo ben chiaro continuerai a cambiare direzione come una bandiera al vento e non otterrai nessuna soddisfazione dal tuo lavoro. In questo caso avere più esperienze sarà inutile se non dannoso per la tua ricerca di lavoro.