Competenze tecniche e competenze trasversali, qual è la differenza e perché sono importanti?
Certamente le capacità tecniche sono essenziali, se cercano una persona per supervisionare la costruzione di un edificio, la laurea in architettura sarà un requisito indispensabile…..ma non l’unico!
Numerosi studi hanno dimostrato che le persone più efficienti sul lavoro sono quelle che hanno alcune caratteristiche personali particolarmente apprezzate nel mondo del lavoro come ad esempio: orientamento al risultato, iniziativa, adattabilità, empatia, leadership, gestione dei conflitti, persuasione, gestione dei gruppi, consapevolezza di sé, autocontrollo, approccio positivo, riconoscimento di schemi, pensiero sistemico, comunicazione verbale, etc.
Queste competenze sono chiamate in vari modi, trasversali, trasferibili, soft skills, dimostrare ad un potenziale datore di lavoro di possedere queste capacità farà la differenza, ti darà un vantaggio in più rispetto ai candidati che puntano solo su quello che sanno fare.
Per chiarire meglio, le competenze tecniche sono quelle che consentono di svolgere con “perizia” un’attività specifica in una determinata professione, si acquisiscono, soprattutto attraverso la formazione scolastica o professionale o dopo un periodo di pratica sul campo.
Le competenze trasversali rappresentano quelle qualità che possiamo utilizzare nel lavoro ma anche in ogni altro ambito della nostra vita, quell’ insieme di qualità e abilità che ci rende unici.
Oggi molte persone le aggiungono ai loro curriculum ma senza rifletterci, scrivendo solo quello che secondo loro sono le competenze più richieste dal mercato, ma non specificando dove e come le hanno acquisite. Un po’ come si faceva una volta con la sezione “hobby e tempo libero”, molti non capivano l’importanza di questa voce nel curriculum, la consideravano una moda del momento, così inserivano hobbies e sport che ha volte neanche facevano, solo per riempire quella sezione.
Se scrivo nel curriculum “ho buone doti organizzative” significa tutto e niente, se vuoi che il selezionatore tenga in considerazione questa tua competenza devi dimostrare di averla, cioè devi fare un esempio che faccia capire che realmente sei una persona organizzata. Ad esempio: nel mio precedente lavoro organizzavo le riunioni con i clienti esteri, prenotavo le sale, il ristoro e l’albergo, oltre a stabilire la scaletta degli interventi.
Guardiamo insieme quali sono le principali soft skills, si possono dividere in 4 gruppi:
- Competenze personali
- Comunicative
- Cognitive
- Organizzative
- Competenze personali
si riferiscono alla conoscenza che hai di te stesso, per capire gli altri devi prima capire te stesso, capire quali sono i tuoi punti di forza e debolezza e come sfruttarli al meglio per quel lavoro.
Riesci a gestire le tue emozioni? Come reagisci di fronte ad un fallimento? Riesci a stare calmo e valutare quali azioni correttive devi attuare? Sai reagire ai momenti di stress? Rientra in questo gruppo anche la capacità di porsi un obiettivo e di usare tutti i mezzi a disposizione per portarlo a termine.
- Competenze comunicative
Si riferiscono alle capacità di relazionarsi con gli altri, comprendo le loro esigenze e comportandosi di conseguenza.
Fanno parte di questa categoria qualità come l’empatia, la capacità di ascoltare, di comunicare in modo semplice e chiaro, di farsi capire da interlocutori diversi, la capacità di persuadere gli altri a seguire i nostri progetti.
Anche saper lavorare in team è una caratteristica molto apprezzata nel lavoro, saper collaborare con i propri colleghi, costruire relazioni efficaci con i colleghi, gestire momenti di conflitto, sono doti indispensabili in quasi tutti i lavori.
- Competenze cognitive
Tra queste troviamo la capacità di sintesi e di analisi, essenziali in un mondo come il nostro dove sia inondati da informazioni, saper scegliere quelle giuste e sintetizzarle per i nostri scopi sono qualità importanti.
Il problem solving (parola usata spesso negli annunci di lavoro) fa parte di queste capacità e si riferisce all’affrontare i problemi in modo costruttivo, cercando la migliore soluzione possibile, valutando le alternative e l’impatto che queste hanno sul risultato finale.
Anche essere creativi è importante, in tutti gli ambiti, infatti vuol dire essere capaci di vedere soluzioni alternative, strade nuove seguendo un diverso punto di vista. Sicuramente in questo periodo è una qualità apprezzata da molti imprenditori.
- Competenze organizzative
Essere organizzato vuol dire saper: programmare, organizzare, controllare, valutare e correggere le attività da svolgere per realizzare un compito nel minor tempo possibile e con il minor uso di risorse.
Quindi è importante saper pianificare il lavoro, gestire i tempi di lavorazione, monitorare le attività adattandosi alle situazioni e alle persone.
Ma come dimostrare di possedere una o più di queste caratteristiche? E se non le possiedo posso acquisirle? E quali è meglio inserire nel CV?…… Ne parliamo la prossima settimana!!