Ci possono essere mille motivi, uno di questi si chiama procrastinazione, parola difficile che non vuol dire altro che sei pigro!
Ti faccio un esempio, stai cercando lavoro e hai deciso di spedire più curriculum possibili alle aziende della tua zona, non hai una scadenza stabilita, sai che in una settimana dovresti spedirne almeno 7/8. Quando ti svegli lunedì pensi, bè è solo lunedì, sono ancora stanco dal week end, posso cominciare anche martedì, tanto ho tempo! Ogni giorno trovi una scusa per rimandare, pensando che in fondo ti basta un giorno per spedirli, cosa sarà mai spedire 8 CV? In un giorno posso farcela! Oggi ho impegni più urgenti, aggiornare la mia foto su Facebook, fare una partita a Candy Crush e chattare con il mio gruppo “Perché non trovo lavoro”, su tutte le cause della crisi economica e sulla nostra sfortuna ad essere nati in questi anni.
Arrivi a venerdì e non hai ancora fatto niente, cominci a farti prendere dall’ansia e inizi a cercare gli indirizzi ai quali spedire il curriculum ma, capisci che la ricerca non è così immediata, ci vuole del tempo per analizzare le aziende e, capire su quali è meglio puntare e, devi poi scrivere, una lettera d’accompagnamento per ogni curriculum che spedirai. L’ansia aumenta, ti arrabbi con te stesso per il tempo perso e alla fine o, non rispetti il programma che ti eri dato o, spedisci i CV senza controllare dove li mandi e con delle lettere motivazionali generiche. Alla fine qual è il risultato?
Hai perso una settimana e quello che hai fatto l’hai fatto male, probabilmente avrai anche perso qualche opportunità mandando un CV e una lettera scritti male.
Ma quali sono i motivi per cui si tende a rimandare?
Il principale probabilmente è la paura, la paura di fallire, la paura di avere successo, di assumerti nuove responsabilità, la paura di cambiare, di non riuscire ad affrontare i problemi in modo perfetto.
La paura e la procrastinazione si alimentano a vicenda, se hai paura, tenderai a rimandare e, più rimandi più avrai paura di buttarti.
Ricordati però che la paura può anche essere positiva (se riesci a tenerla sotto controllo) perché ti insegna il senso del limite e ti fa essere pronto a reagire a quello che ti accade, è fondamentale per spingerti ad avere coraggio e ad agire. Senza paura, non c’è successo.
Anche preferire un piacere immediato alla felicità ti porta a rimandare i tuoi impegni. Aggiornare il tuo profilo di Facebook e vedere che ti sono arrivati nuovi commenti, ti fa sentire meglio, se vinci una partita a Candy Crush ti senti meno fallito, la tua autostima aumenta. Questo non è sbagliato se, non pregiudica il raggiungimento della vera felicità. Se il tempo che trascorri in queste attività che ti gratificano è superiore a quello che usi per cercare la tua strada, per raggiungere il tuo obiettivo, allora devi trovare una soluzione, fermati un momento e riflettere se quello che vuoi nella vita è un piacere di qualche minuto o qualcosa di più “sostanzioso”.
Spesso, devo convincere le persone dell’importanza della fiducia i sé stessi nella ricerca del loro lavoro ideale. Ci sono dei casi però, in cui sovrastimiamo le nostre capacità, pensiamo che per terminare tutte le attività stabilite ci trasformeremo magicamente in super lavoratori e, tutto quello che non abbiamo ancora fatto, lo potremmo svolgere in un batter d’occhio. Quante volte ti è capitato, anche a scuola, di studiare tutto il programma l’ultimo giorno prima dell’esame, perché hai sempre rimandato pensando di farcela? Ti è andato bene l’esame poi? Probabilmente no, perché è difficile memorizzare molte informazioni in un giorno solo.
Anche non avere le idee chiare sul proprio futuro, ti porta a rimandare sempre a domani. Se non sai quello che vuoi, se il tuo obiettivo è vago, è difficile preparare un piano d’azione e seguirlo, perché ogni giorno il progetto iniziale potrebbe cambiare e dovresti ricominciare d’accapo. Quindi ricordati che il primo passo è la definizione del tuo obiettivo, solo dopo potrai decidere come portarlo a termine.
Se ti riconosci in queste parole ma, non riesci ad uscire dal circolo vizioso che ti sei creato ti do qualche consiglio:
blocca il pensiero ed inizia ad agire, pensare ad un problema, invece che affrontarlo, lo fa ingigantire ancora di più. Se vivi nell’illusione che potrai pianificare ogni dettaglio del tuo progetto, non comincerai mai a metterlo in pratica perché non ti sembrerà mai perfetto.
Non pianificare all’infinito nei minimi dettagli, inizia, identifica il problema e scomponilo in tante parti. Comincia da una piccola attività, sarà più facile vedere la fine.
Combatti il pensiero “non ce la farà mai”, se non sei tu il primo a credere in te stesso, difficilmente qualcun altro lo farà. Incontrerai molti ostacoli ma, se credi in quello che fai, potrai superarli senza troppi danni collaterali.
Devi affrontare le tue paure, il rischio di fallire, di fare brutta figura ci sarà sempre e, a volte succederà, a tutti è capitato di sentirsi dei falliti ma, vuoi vivere sapendo che ci hai provato, anche con il rischio di cadere, o, rinunciare in partenza? Quando ti senti proprio giù e credi che non ce la farai a risollevarti pensa, concentrati sulle cose positive che hai fatto, pensa che sei un combattente e non uno che si arrende!